Dopo anni di cause, il tribunale di Frosinone ha emesso, qualche mese fa, una sentenza davvero interessante. Il tema, come potete capire dal titolo, è relativo ai siti internet che offrono link a film in streaming.
La sentenza fa una forte distinzione tra fine di lucro e risparmio di spesa. Da oggi infatti, per valutare l’offuscamento del sito incriminato, bisognerà capire il volume di guadagni di quest’ultimo. Molti si ricorderanno della multa salatissima, che ammontava a circa 550.000€, ai gestori di filmakers.biz, filmaker.me, filmakerz.org e cineteka.org. Grazie al tribunale, questa sanzione è stata annullata, la prima volta in Europa.
Fulvio Sarzana, avvocato difensore, svela i retroscena della vicenda, in un racconto pubblicato su Repubblica. Il punto saliente della sentenza riguarda la correlazione tra il fornire un link a un contenuto ospitato su un’altra piattaforma e il generare profitto. Finora, i procedimenti giudiziari analoghi hanno sempre assunto che fosse automatica; mentre in questo caso il giudice ha ritenuto che questo tipo di guadagno è classificabile come risparmio di spesa. Dice Sarzana:
Non basta infatti che il sito produca reddito, ma occorre dimostrare che l’attività di lucro sia collegata alla singola opera e che ne sia il corrispettivo, perché altrimenti siamo in presenza di un risparmio di spesa e non di una attività di messa a disposizione per finalità di lucro.
I rapporto tra autorità e siti di streaming, potrebbe cambiare drasticamente dopo questa sentenza. Infatti se in passato era sufficiente una sola denuncia per ottenere l’oscuramento e multa al gestore del servizio, adesso sarà necessario indagare sulle somme che lo stesso gestore ha incassato dal suo servizio, che devono essere “economicamente apprezzabili“. Anche Marco Scialdone, avvocato del team legale di Agorà Digitale – una delle organizzazioni più importanti in tema di copyright digitale in Italia -, “Per la prima volta, è stato ristabilito lo stato di diritto nelle questioni di copyright. Questo è infatti il primo giudice che riconosce che se non ci sono prove sufficienti, un sito non può essere chiuso e il suo gestore sanzionato”.
Non ci rimane che augurarvi BUONA VISIONE!